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GloboLab presenta 15 pubblicazioni curate dagli studenti del Laboratorio di comunicazione 3 di Unirsm Design che danno una rappresentazione visiva ad alcune puntate di Globo, podcast del Post. Ogni gruppo di lavoro ha scelto una puntata e progettato contenuti visivi che potessero approfondire e rendere più chiaro possibile il racconto fatto nel podcast.
La fine del miracolo cinese?
Libera interpretazione tratta dalla puntata
di Globo:
“La fine del miracolo cinese?”
di Eugenio Cau con Francesca Spigarelli
Le infografiche sono il centro del progetto. Volevamo trattare la pubblicazione da un punto di vista architettonico, realizzando 2 tipi di illustrazioni principali: tridimensionali isometriche o illustrazioni di palazzi architettonici bidimensionali. Abbiamo così ottenuto un effetto interessante che vuole rendere la Cina, per il lettore, come un grande palazzo solido che sta però iniziando a mostrare le sue crepe.
Dobbiamo parlare di musica pop sudcoreana
Libera interpretazione tratta dalla puntata
di Globo:
“Dobbiamo parlare di musica pop sudcoreana”
di Eugenio Cau con Giulia Pompili
Il progetto si focalizza sull'esplorazione della cultura pop della Corea del Sud, leggera e di facile comprensione, tralasciando i contenuti politici affrontati nella puntata del podcast. Estrapolando una piccola percentuale dei contenuti trattati, sono stati individuati quattro argomenti principali: cucina, musica, cinema e sport. L'approccio è improntato a mostrare il successo della Corea del Sud in questi quattro ambiti, evidenziando come l'onda coreana si è estesa, ha travolto il mondo e influenzato positivamente la cultura internazionale.
Chi è davvero Vladimir Putin
Libera interpretazione tratta dalla puntata
di Globo:
“Chi è davvero Vladimir Putin”
di Eugenio Cau con Anna Zafesova
La rielaborazione delle immagini è stata fondamentale per fare emergere una chiave di lettura del lavoro ironica e satirica. Queste sono state tutte convertite in cromie di rosso e nere. In particolare, la scelta di presentare le teste di alcuni personaggi, anche influenti lungo il corso della storia russa, senza il corpo accentuava questa parte caricaturale del progetto. Fondamentale è stato il disegno a mano libera utilizzato sia per ritoccare le immagini sia per creare i manifesti. In questo modo siamo riusciti ad aumentare l’espressività mantenendo una coerenza estetica e formale in tutta la pubblicazione.
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