La fine del miracolo cinese?


Libera interpretazione tratta dalla puntata del podcast Globo:
“La fine del miracolo cinese?”
di Eugenio Cau con Francesca Spigarelli


Progetto grafico di:
Andrea Monticelli, Nicola Presti.

La Cina, negli ultimi quarant’anni, ha compiuto un vero e proprio miracolo trasformandosi da un paese sottosviluppato e rurale in una delle principali potenze mondiali. Tuttavia, oggi sembra essersi arrestata, con il modello di crescita che fino ad ora non aveva mostrato segni di flessione, che sembra essersi esaurito. Quindi, emergono preoccupazioni riguardo alla crescente disoccupazione giovanile, una crisi immobiliare sempre più imminente e la conseguente crisi della fiducia della popolazione nel governo.



Manifesti 50x70 cm dedicati agli argomenti approfonditi nella pubblicazione.





Queste crisi, interconnesse tra loro, compongono un quadro enormemente complesso, evidenziando le fratture della Cina in un periodo storico in cui sembra essere in difficoltà come mai prima d’ora, accumulando macerie dopo le scosse. La pubblicazione è una riflessione dell’episodio “La fine del miracolo cinese?” di Globo, podcast del “Il Post”, di Eugenio Cau, con Francesca Spigarelli come ospite. Viene narrato attraverso testi, illustrazioni, infografiche e fotografie per sensibilizzare sulla situazione attuale della Cina attraverso quattro capitoli. La Cina si trova quindi in un momento cruciale della sua storia, con sfide economiche e sociali che richiedono risposte immediate e strategie a lungo termine. Riuscirà a superare queste sfide o definiranno la fine del miracolo cinese?


Pubblicazione formato 19,5x25,5 cm
76 pagine






Scelte progettuali.


L’elaborato grafico tenta, attraverso l’utilizzo di immagini, testi, gamma cromatica e illustrazioni, di narrare l’attuale situazione della Cina in modo imparziale ed oggettivo.

Le infografiche sono il centro del progetto. Volevamo trattare la pubblicazione da un punto di vista architettonico, realizzando 2 tipi di illustrazioni principali: tridimensionali isometriche o illustrazioni di palazzi architettonici bidimensionali. Abbiamo così ottenuto un effetto interessante che vuole rendere la Cina, per il lettore, come un grande palazzo solido che sta però iniziando a mostrare le sue crepe.





Elemento fondamentale per la pubblicazione sono i colori: oltre al bianco della pagina, abbiamo utilizzato un blu e un arancione per riuscire a comunicare la situazione di difficoltà, minaccia e instabilità (arancione), contrapposta ad una più stabile, forte e rigida (blu). Il tutto unito da un grigio al 60% per rimanere imparziali, utilizzato nelle didascalie e nei ricorrenti.

Le immagini sono state modificate e portate in scala di grigio, alle quali abbiamo applicato una texture di grana, per ottenere un effetto materico e sporco. 
Per quanto riguarda il testo, è stato elaborato in modo tale da rendere un effetto dicotomico: le nostre considerazioni e rielaborazioni inserite su 3 colonne, mentre le citazioni su 2, creando un effetto di in/stabilità anche nel testo.






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