Dobbiamo parlare di musica pop sudcoreana
Libera interpretazione tratta dalla puntata del podcast Globo:
“Dobbiamo parlare di musica pop sudcoreana”
di Eugenio Cau con Giulia Pompili
Progetto grafico di:
Andrea Cevoli e Camilla Pozzi.
Il progetto nasce con la scelta del podcast di Globo, grazie al quale è stato selezionato il paese raccontato nella pubblicazione: la Corea del Sud.
Lo stile che il progetto ha assunto deriva dalla volontà di raccontare il paese per immagini e descrizioni, mantenendo un punto di vista neutro e il più possibile oggettivo.
Il concept del progetto si basa pertanto su un racconto che non vede una presa di posizione, né di ordine politico né sociale, poiché attraverso questa pubblicazione si vuole catturare l’essenza del paese.
Sopra: esempi di infografica.
Scelte progttuali.
La pubblicazione si sviluppa attraverso scelte progettuali ben mirate; l’intento è quello di mantenere uno stile riconoscibile e tradurre in immagini i concetti chiave.
La scelta della gamma cromatica è stata fatta prendendo in esame i colori della bandiera coreana, ovvero rosso/blu, per descrivere la dualità presente nella penisola. Le immagini sono virate con questi colori e trattate con un effetto a pixel per riportare alla sfera del digitale e alla velocità dell’espansione coreana nel resto del mondo. Per quanto riguarda le illustrazioni, come mappe o figure umane, è stato usato uno stile geometrico lontano dal realismo; la scelta deriva dalla volontà di creare una narrazione oggettiva, quindi con possibilità di interpretazione. Per questo motivo anche le info grafiche mantengono uno stile semplice che si declina attraverso tre soli elementi: linee rette, pallini e gradienti tondi e rossi (usati per dare ritmo o evidenziare i dati più importanti).
La scelta di utilizzare i gradienti, ovvero macchie di colore con i bordi sfumati, come elementi di spicco, è stata presa per rappresentare la progressiva espansione della Corea del Sud verso l’Occidente.
“Quindi
la Corea è un paese estremamente armato ma anche molto sofisticato nei suoi
armamenti, tanto che ha realizzato una bomba atomica, forse anche
miniaturizzata”.
[Giulia Pompili]
